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Roche – A fianco del coraggio
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Era il 2015 quando mia moglie insieme a mio figlio mi raggiungono da Avellino la nostra città a Milano che mi aveva dato un lavoro ed un futuro dopo due anni in cui eravamo ormai separati anche per scelta.Milano ci unisce e decidiamo così di allargare la famiglia.Dopo qualche mese il test risulta positivo.tutto sembra andare per il meglio fino all’estate dove mia moglie viene ricoverata perché sembra che Alessandro voglia nascere prima(a cavallo tra 6-7mesi).dopo un ricovero di 10giorni la situazione sembra rientrare.massimo riposo le dicono.Eravamo sul divano appunto e mia moglie mi dice di sentire una pallina al seno ingenuamente le dico di stare tranquilla.lei però decide di controllarsi..bhe…la scelta migliore con il senno di poi. …quel giorno ha cambiato completamente le nostre vite,da quel giorno niente è,ed è stato,come prima…niente. I dottori fanno tutto in fretta e stabiliscono che doveva essere subito operata per la rimozione del tumore ma…c’è un piccolo particolare…era incinta! Quindi come si fa? Si consultano 2 dottori,il ginecologo e il chirurgo,entrambi dovranno operarla in un unica data…uno dovrà fare il cesareo per far nascere Alessandro e l’altro dovrà rimuovere il tumore. 21settembre 2016 nasce Alessandro .È forte,proprio come la mamma.esattamente un mese dopo iniziano le chemio . ma ora andava fatto quella cosa che probabilmente ha destabilizzato di più di tutto mia moglie e credo destabilizzerebbe qualsiasi altra donna… era arrivato il tempo di tagliare i capelli prima che cadano da soli! Non ho potuto fare niente se non quel gesto simbolico che in tanti fanno…raso i capelli . Le cure nel frattempo vanno avanti per mesi,dopo i cicli di chemioterapia “rossa” si cambia il colore,passiamo a quelle “bianche” ! La leggenda narra che erano meno forti delle altre…ma appunto,resta una leggenda,anzi quasi sembrano gli diano più noia rispetto le altre! Io passavo e passo tutt’ora come quello più leggero mentalmente,ero quello che durante le cure l’accompagnavo col sorriso,cercavo di parlare d’altro,cercavo di avere anche un atteggiamento quasi disinteressato e distaccato al “tumore” ma poi uscivo con gli amici e piangevo!!!
Non potevo permettermi la paura,non potevo perdere la fiducia nello sperare che tutto sarebbe finito nel meglio! A volte la vita ti mette alla prova,ti dà battaglie inconsapevolmente già vinte, ma intanto per portare a casa la vittoria devi lottare…lottare e vincere proprio come noi!