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Roche – A fianco del coraggio
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La vita è cosi imprevedibile, complicata, bella, piena di emozioni, quando sei nelle piazze in città insieme con gli amici o con le persone più care e quella che non avresti mai immaginato di poter vivere o forse rivivere.
Mi chiamo Domenico, lei è la compagna di una vita Silvana, ci siamo sposato nel 1999 abitiamo a Milano. Elisa è nata nel 2007.
Elisa la abbiamo tenuta il piu possibile lontano dalla malattia, non dovevamo farle minimamente capire, le nostre paure, lei doveva crescere serena e forte, fu molto difficile sorridere scherzare, tornare a casa dal lavoro e non farle capire che stai soffrendo. Quante cose Elisa non ha mai visto e sentito.
Gia poco dopo la fine del primo ciclo i capelli iniziarono a cadere, Silvana decise allora di non stare ad aspettare comprò un rasoio elettrico e una sera mi chiese di aiutarla che era il momento di tagliarli, piangemmo insieme,
Finiti i tre cicli di chemio, sembrava aver vinto una maratona, ci sentivamo forti anche con la gente che comunque ti osserva ma fa fatica a fare domande molti non capiscono, iniziammo quando possibile ad uscire a fare passeggiate.
Per l’estate stavamo bene, pianificammo un viaggio itinerante Europa.
Fu l’ultima estate serena forse una delle più belle. Al nostro rientro qualcosa non andava continui dolori anche se i controlli contuniavamo a farli, stavamo quasi dimentcando tutto. Io continuavo a non ammettere la situazione che mi faceva stare male, speravo sempre che in qualche modo ne saremmo usciti, abbiamo pensato ci potessero essere nuove terapie, Le sorelle e la famiglia ci sono state molto vicino quando era possibile erano da noi per darci una mano, Festeggiammo con Silvana i sui 52 anni il 19 febbraio 2019. Non so poi come abbiamo fatto ad arrivare a decidere di andare in vacanza, ma appena arrivati a casa al mare ho capito che non avremmo dovuto affronatre questo viaggio,
Era tutto quasi surreale Elisa con le cuginette al mare, io in ospedale con le sorelle. Silvana are orai ricoverata in spedale quella mattina mi ricordo non parlava più ormai, ma dopo averla accompagnata in bagno si girò verso di me e mi diede un bacio sulla guancia.
Ci ha lasciato il 12 Agosto del 2019, sono sicuro che lei voleva rivedere il suo mare ricordo la sera che arrivammo ci sedemmo sulla sdraio sul balcone ad osservare il mare al fresco come facevamo sempre la sera.
Non avrei mai voluto vivere questa esperienza, Elisa non avrebbe dovuto viverla, fose come anche io da bambino avevo perso mia mamma quando avevo 14 anni, e mio padre ha poi dovuto crescere mio fratello e me da solo. Mi sono immaginato piu volte il dramma vissuto da Elisa avendo da piccolo vissuto io una esperienza simile e adesso capire lo sforzo che fece mio padre da solo nel crescerci. Da tre anni che comunque ritorno con gran fatica ogni volta in Via Veneziani, rivedo quei corridoi, questa volta vado nei sotterranei a meno 1, ho iniziato a donare il mio sangue a ADSINT, so che va fatto, so che Silvana mi avrebbe dato un bacio.
Silvana si era copiata una frase sul suo PC:
”Sviluppa il coraggio per risolvere quei problemi che possono essere risolti, la Serenità per accettare quelli che non possono esserlo e la Saggezza per distinguere gli uni dagli altri”

Adesso Stiamo cercando di rifarci una nuova vita, ma non dimenticare.