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Roche – A fianco del coraggio
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Marinella, mia moglie, è salita in Cielo il 17 dicembre 2021, aveva 59 anni.
Nell’estate del 2015 il maledetto si è manifestato al seno destro, operazione importante, asportazione di 13 linfonodi, la decisione condivisa (abbiamo condiviso tutto, sempre) di non fare la chemio ma seguire terapie alternative.
Eri terrorizzata all’idea di perdere la tua folta chioma.
Quattro anni di serenità, si fa per dire, le cure funzionavano, nei tuoi occhi la consapevolezza, sempre, di non avere vinto la guerra ma anche la speranza che forse ce l’avremmo fatta.
Nei miei il tentativo di sostenerti, rassicurarti, non sei sola.
Nell’autunno 2020 le prime avvisaglie, forse sta tornando, in giro, nelle ossa, e nella primavera 2021 la conferma, ci siamo.
Insieme abbiamo scoperto la Fede, preghiamo tutti i giorni, le Lodi e il Rosario, sì certo, chiediamo il miracolo ma soprattutto che il Signore ci doni lo Spirito per accettare la Sua volontà.
Questa volta decidiamo insieme, sempre, anche per la chemio, la battaglia si sta facendo pesante.
Che buffa il giorno che provi tutte quelle parrucche!
Il calvario entra nel vivo, ogni mese una settimana di terapia, non sta funzionando.
Decidiamo insieme, sempre, di provare un’altra strada, il ricovero per un’azione più strutturata, il tuo fegato soffre, i segnali peggiorano.
Ho sbagliato!
Non dovevo assecondarti, dovevo farti agire prima, ho sempre pensato che tu dovessi decidere come fare la tua battaglia ma ad un certo punto forse non eri più lucida, dovevo guidarti, non l’ho fatto.
Ho sbagliato!
Questo pensiero non riesco a cancellarlo dalla mia mente.
Le ultime tre settimane, in ospedale, giorno dopo giorno, peggiori, ogni tentativo è vano, troppo tardi.
Passo tutta la giornata con te, dalla mattina alla sera, continuiamo a pregare e tu non smetti mai di chiedere al Signore che ti dia la Pace per accettare la Sua volontà.
Non ti sei mai arrabbiata con Lui, nemmeno io, perché sappiamo che Lui ha condotto la nostra storia sin dal principio e abbiamo avuto doni enormi nella nostra vita insieme.
La vita poi, è anche questa.
Un giorno, ne mancano pochi ormai, anche se non lo sappiamo ancora, mi guardi e mi chiedi “come si fa a morire?”.
E il giorno prima di entrare in coma, mi hai chiesto, ancora, “ma allora è questo morire?”.
Non potrai mai sapere cosa ho provato in quel momento, una devastazione!
Nei film, nei libri, nelle canzoni si dice spesso “mi hai spezzato il cuore”….
Io adesso so cosa vuol dire.
Non dimenticherò mai la tua testimonianza di Fede e non la dimenticheranno nemmeno i nostri figli Armando, Davide, Rebecca, Emanuele.
Il tuo terrore più grande, in questa storia, è sempre stato di non poter vederli realizzare i loro sogni ed aiutarli in questo ma tu oggi sei un Angelo in Cielo che veglia su di loro e nessuno può aiutarli più di così.
Io, adesso, che dire, ci sto provando, lavoro, sto imparando a cucinare, a fare le lavatrici, a seguire i ragazzi, da solo, che il Signore mi sostenga e tu, aiutami.
Ciao Marinella.