Sono il compagno di Rosaria (Sasi), lei residente a Napoli io residente a Milano.
Le nostre strade si incontrarono alla soglia dei 50 anni, nonostante le avversità di una relazione a distanza abbiamo vissuto il significato di vero Amore.
Gennaio 2020 alla età di 53 anni a Sasi fu diagnosticata una leucemia acuta con ricovero d'urgenza al Cardarelli di Napoli.
Non vi racconterò una storia a lieto fine, ma la testimonianza di un amore per l'eternità.
Autunno 2021, dopo un periodo di illusioni e delusioni che la malattia ti costringe a percorrere in una successione di gironi danteschi, un girone per ciclo di chemio, Sasi chiuse gli occhi per sempre nel reparto di terapia intensiva del Niguarda di Milano pochi giorni dopo aver effettuato il trapianto.
La cronaca: tre cicli di chemio al Cardarelli, lockdown in attesa del donatore. Recidiva ricovero al Niguarda altri due cicli di chemio e la forza d'animo di affrontare un trapianto col sorriso sulle labbra in virtù del fatto che suo figlio Niky fu il donatore.
Ma andiamo direttamente al punto dell'iniziativa "A fianco del coraggio" che mi ha spinto a scrivere la mia testimonianza. Lo faccio prendendo spunto dal messaggio che scrissi al gruppo di famiglia la sera della vigilia in cui mi lasciò per sempre.
"Cari miei volevo condividere con tutto il gruppo il regalo deliziato quest'oggi da Sasi.
Preciso non è cambiato nulla dal punto di vista clinico. Potrebbe arrivare da un momento all'altro la convocazione d'urgenza dalla terapia intensiva.
Consideratela una dichiarazione d'amore da condividere con voi per render piacevole l'alba di una giornata che si prevede esser molto complicata.
Sasi è la compagna di vita che avrei dovuto incontrare molto prima, ciò nonostante quello vissuto è un tempo sufficiente per riempire di sorprese il mio cuore.
Vi racconto l'ultima sorpresa donata oggi nell'ora di visita parenti. Sasi era in uno stato di apparente lucidità.
Le ho raccontato tante cose per aiutar me stesso ad elaborare la crisi, auto-rivivendo momenti trascorsi con lei in vari periodi della nostra storia.
Stavo raccontando l'episodio del quadro appeso nella sala colloquio dei medici che mi distrasse completamente dalla spiegazione della dottoressa. Un quadro raffigurante una bicicletta su un canale di Amsterdam, una scena identica alla fotografia che le scattai tre anni prima. Conclusi la frase rivolgendole una domanda diretta "Sasi ci vogliamo ritornare?......."
Sarà sicuramente un caso, ma aprì gli occhi!
Memore di questo episodio ho cambiato la forma del racconto con la formula del dialogo.
Ho avuto la netta sensazione che reagisse agli stimoli.
Sasi oggi è salito Marco a Milano per venire a trovarti, ma cosa gli facciamo da mangiare?....
Sasi ieri il Napoli ha battuto la Juve, Niky aveva il biglietto ma ha accompagnato Rita e Giorgia a Milano, quando capiterà di rivedere una partita del Napoli persa dalla Juve?
Sasi ho incontrato Antonio dell'ematologia mi ha raccontato cosa gli hai chiesto venerdì scorso mentre ti stava posizionando la maschera dell'ossigeno. " Sasi ho riportato tutto a Niky.... " lei ha tirato le gambe.
Sono rimasto con lei un ora abbondante.
Ho concluso salutandola scandendo
tutti i vostri nomi portando saluti per ognuno di voi "Ho visto I suoi occhi lucidi."
Ragazzi ragazze ho provato una sensazione paragonabile alla sensazione che ebbi in sala parto quando nacque mio figlio
Scusate la prolissità ma volevo condividere un'ora di sorprese che questa donna ha saputo regalarmi nonostante la condizione in cui si trovasse"