“Non temere Cuore, quella pallina sulla mammella sinistra non può essere nulla.”
Giovani e affidati alla vita convenimmo che era sensato fare gli accertamenti indicataci dal nostro medico, così tanto per fare, per toglierci un pensiero. Mai avremmo pensato che l’esito degli stessi decretasse la nostra entrata in un universo parallelo, accesso che avrebbe modificato e segnato le nostre vite per sempre.
Non intaccò il nostro amore quella allora sconosciuta diagnosi: carcinoma duttale infiltrante.
Non intaccò il nostro amore nemmeno le cure con chemioterapici.
Non intaccò il nostro amore la tua lenta trasformazione fisica. I tuoi magnifici riccioli trasformatisi in alghe sfilacciate stavano morendo, è ciò era tanto facile da capire quanto difficile da accettare.
Non intaccò il nostro amore la radioterapia, quel taglio che divideva in due la mammella, ora tutto annerito.
Non intaccò il nostro amore nemmeno la recidiva con le nuove cure da affrontare.
Non intaccarono il nostro amore le grigie giornate d’inverno trascorse sul divano a dormire o a correre continuamente in bagno per vomitare.
Non intaccò il nostro amore l’uso forzato di parrucche.
Non intaccò il nostro amore la paura nel doverci recare in Ospedali sempre più lontani e sempre più grandi.
Non intaccò il nostro amore la dissolvenza del desiderio sessuale.
Non intaccò il nostro amore la delusione constatando che il farmaco cubano non funzionava.
Non intaccò il nostro amore nemmeno l’insuccesso di quelle cure alternative che ritrovavo in sette occulte, posizionate in anfratti della rete.
Non intaccò il nostro amore l’insuccesso della ricerca di quel farmaco sperimentale, quelle tre lettere seguite dal numero 1 che non fui in grado di farti somministrare e che poteva salvarti la vita.
Non intaccò il nostro amore nemmeno la nostra amata dottoressa quando alzò le mani triste e sconsolata, per dirci che dopo 10 anni non c’erano più farmaci, ne combinazione di farmaci che potevamo nuovamente utilizzare.
Non intaccò il nostro amore la Signora Paura che costantemente si impossessava del mio vivere.
Non intaccarono il nostro amore gli stent che evitavano il tuo esofago si chiudesse, abbracciato dalla malattia.
Nemmeno quando il tutto si era compiuto la vita riuscì ad intaccare il nostro amore che oggi come ieri, trascorsi 10 anni, spavaldo e sereno si culla e si amplifica nel ricordo del tuo sorridente dolce e tenero esserci.