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Premio al coraggio di vivere

RaiNews24, il 25/10/2018

“Premio al coraggio di vivere malgrado la malattia le difficoltà anche in termini di assistenza sul lavoro a fianco del coraggio premio è supportato dalla rai quest’ anno è dedicato all’ emofilia facciamo il punto con gerardo d’ amico sono 5000 in italia si riconoscono perché da bambini sono quelle che non giocano a pallone da adulti non vanno allo stadio non si infilano in una mischia perché un urto una caduta può costare caro anche alla vita l’ emofilia e il malfunzionamento di due fattori l’ ottavo e il nono che permettono al sangue di coagulare si corre il rischio di un’ emorragia e quelle interne compromettono gli organi le articolazioni la terza edizione di affianco del coraggio racconta le storie di vita di queste perso sono loro famiglie si può inviare un racconto comprensione e solidarietà amore e sacrificio pazienza tutte quelle virtù che sono proprio della donna che spesso la donna riversa sul nuovo questa volta vogliamo invece premiare una donna che abbia coraggio e chicco ancoraggio affronta il calvario di una malattia grave però vista attraverso gli occhi di un uomo che a fianco di una donna marito padre e nonno compagno viva con lei era supporti in questa avventura tanto coraggio quindi abbiamo anche il dovere di non lasciare sole queste persone sono tutto lo stato non deve responsabilizzare urologo proprio quindi importante ruolo di privati delle associazioni ma anche giusto che noi che il governo faccia la sua parte la faccia fino in fondo a palazzo venezia sono stati premiati i racconti dello scorso anno un’ altra malattia rara la sclerosi multipla il vincitore ha visto la sua storia trasformata in uno spot girato da enrico vanzina l’ amore la solidarietà come quella che stanno dimostrando centinaia di persone fila per farsi tipizzare disposti a donare il midollo per salvare il piccolo alessandro anche lui affetto da una malattia rara a londra. Speriamo che ce la faccia dobbiamo fare tutto perché c’è la pace ci siano persone che possano aiutarlo ci sono tante altre malattie rare la ricerca è fondamentale per far tutto da presente spingerò perché ci possono essere più fondi per la ricerca ma mi pare che l’ orientamento sia in questa direzione.”